Passeggiate facili dai Piani Resinelli
Piani Resinelli – Caminetto Pagani – Rifugio Rosalba (sentiero della direttissima)
Riferimenti/Segnaletica: frecce n. 8 in campo rosso CAI di Lecco per il rifugio Rosalba e il Colle Valsecchi;
tre bolli rossi e segnavia a bandiera, n. 8 colore giallo-bianco-rosso
Caratteristiche: sentiero su prati, sfasciumi e boccette, tratti attrezzati, su roccia, con catene e scale
Interesse: panoramico, geomorfologico e floristico
lungo il percorso panorama del bacino del Lario e delle numerosissime guglie del versante
sud-occidentale della Grigna Meridionale
grande varietà di fiori fra cui violette, anemoni, genziane, qualche rara stella alpina
(rispettiamo questo patrimonio naturalistico)
Difficoltà: impegnativo – Impegnativo superiore
Dislivello: 520 metri
Tempo impiegato: ore 2,30 / 3,00
Itinerario:
Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si prende la Via Locatelli, giunti al suo termine, si prende a destra per un piccolo tratto di strada, si trova una catena, la si supera e si raggiunge la Via Galbusera si volta a sinistra si sale fino ad imboccare, dopo la Via Bella Vista, un sentiero a sinistra che sale su un costone erboso, si attraversa un boschetto di faggi congiungendosi con il sentiero proveniente da destra, si prosegue in piano, si piega a destra con segnaletica a bolli rossi, si arriva ad un incrocio di vari sentieri, si intraprende la salita tra gli sfasciumi del canalone Caimi fino ad incontrare un sentiero sulla destra. Segnaletica freccia n. 8 in campo rosso, si inizia a percorrere il sentiero della direttissima n.10. Si prende il sentiero a sinistra, si prosegue a mezza costa, zig-zag si supera un primo balzo e un costone erboso, si giunge alla base di una paretina, si superano facili roccette, ignorando tracce di sentiero si seguono i segnavia lungo il sentiero di sinistra. In vista dei primi torrioni inizia il tratto più spettacolare, si susseguono guglie e pinnacoli, si prosegue a zig-zag tra i massi, seguendo i segnavia e salendo su boccette e gradoni. Si utilizza una prima catena fissa, che agevola un ripido passaggio stretto tra due pareti, si continua facendo molta attenzione per un breve tratto, si raggiungono, seguendo alcune frecce le due scale del caminetto Pagani, si salgono le scale in ferro aiutandosi per uscire con una fune metallica; superato questo noto passaggio si scende nel canalino successivo, senza deviare a destra, ma prestando attenzione alle rocce levigate. Da questa posizione si ammira il panorama emozionante di una serie di pinnacoli scoprendo l'attrazione della Grigna. Dopo uno spuntone, procedendo a destra, si supera la cengia Ferrari, il fondo di un canalino e una selletta, si scende, si risale, si utilizza una catena fissa per facilitare la discesa su spuntoni di roccia, il canale sottostante che precipita verso Abbadia Lariana, si prosegue e si oltrepassa una selletta, sovrastata da uno dei tanti pinnacoli, si scorge il gruppo della Torre, della Lancia e del Campaniletto, si supera il canalone dei Piccioni, si passa davanti ad una lapide che ricorda due alpinisti caduti dal Fungo. Aiutati da catene fisse, si scende nel canalino, si rimonta un costone, s'ignora a destra il sentiero, segnavia n.11 per il colle Valsecchi e la Grignetta, si continua verso il fondo del canalone della Val Tesa, si utilizzano delle funi fisse per superare alcune forcelle e canali ghiaiosi, si giunge ad un bivio, si prende a sinistra, s'ignora a destra il raccordo per il sentiero Cecilia ed il colle Valsecchi, segnavia n.10, si giunge al colle Rosalba ammirando l'ampio panorama del lago di Lecco, il Sasso Cavallo, il Sasso Carbonari, la vetta della Grigna Settentrionale, lo zucco Chognoli, lo scudo Tremare con, alle spalle, la vetta della Grigna Meridionale, la piramide Casati e, in lontananza, il Monte Rosa. In pochi minuti di discesa si arriva al rifugio Rosalba. Per la discesa ai Piani Resinelli è agevole e consigliato il percorso Rosalba – Foppe – Piani Resinelli.
Piani Resinelli – Le Foppe – Rifugio Rosalba
Riferimenti/Segnaletica: freccia segnaletica ai Frassini, via Alle Foppe
freccia n. 9 in campo blu del CAI di Lecco lungo tutto il percorso, frecce rosse
Caratteristiche: inizialmente una carrozzabile, poi una mulattiera e una lunga salita per un sentiero con tratti
da superare su roccette.
Interesse: ambiente prevalentemente boscoso e prativo, offre alla vista ampi squarci panoramici
su torrioni e pinnacoli da inconsuete forme prodotte dalle erosioni
Difficoltà: poco impegnativo
Dislivello: 520 metri
Tempo impiegato: ore 2,45 / 3,00
Itinerario:
Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli (vedi immagine ripresa dalla web-cam) si prende la via Carlanta, il primo tratto della carrozzabile è a doppio senso di marcia, sulla destra si trova l’albergo-ristorante La Baita, si giunge poi alla fonte della Carlanta, si continua lungo la carrozzabile via del Ram, si passa fra pascoli con i torrioni della Cresta Segantini sulla destra e a sinistra i Corni di Canzo, si giunge dove a destra parte la carrareccia via delle Foppe, la si prende ed entrando nel bosco si arriva ad un bivio, si prende a destra e, sempre nel bosco, si attraversa il falsopiano delle Foppe, raggiungendo un secondo bivio, si segue il sentiero di destra, con freccia dipinta di rosso e segnavia rosso-giallo, si supera un dosso, si scende ripidamente e si esce dal bosco. Si supera una frana, si sale dirigendosi verso il canalone della Val di Tesa, si cammina in piano, si oltrepassa un fondo valle, si risale una piccola parete con l'aiuto di una fune metallica fissa, si prosegue poi nel piano, ignorando le tracce di sentiero sulla destra, si supera un altro valloncello, si procede a mezza costa sino a raggiungere il poggio panoramico del Goeus dove in giugno-luglio si possono ammirare le orchidee. Proseguendo si giunge sino in fondo al canalone di Pertugio, per facili roccette si raggiunge un bivio dove a destra si trova l'indicazione di una freccia che in rosso indica “Ros” Rosalba, si prosegue per un secondo bivio, dove per il sentiero di sinistra è indicato Mandello, segnavia n. 12. Si prende il sentiero di destra che sale su gradoni di roccia, si prosegue tra alti pinnacoli in un ambiente suggestivo, si raggiunge una sella erbosa, si sale sulla sinistra, lasciando a destra tracce di sentieri, la salita su un costone erboso diviene ripida, s'incontrano dei gradini rocciosi e un tratto ghiaioso, si sale ancora per il sentiero incassato nel terreno sino a raggiungere il rifugio Rosalba.
Rifugio Rosalba - Bocchetta di Campione - Rifugio Elisa
Riferimenti/Segnaletica: freccia metallica n. 10 in campo rosso del CAI Lecco e Mandello fino al Colle Valsecchi
freccia n. 11 in campo rosso dal Colle Valsecchi alla Bocchetta del Giardino,
freccia n. 7 in campo rosso dalla Bocchetta del Giardino alla Bocchetta del Campione,
freccia n. 14 in campo rosso, inoltre bolli e palette segnavia in vernice gialla dalla
Bocchetta del Campione al Rifugio Elisa
Caratteristiche: percorso lungo canali di sfasciumi e ghiaie, ripidi prati in quota,tratti attrezzati
con funi metalliche fisse, tratti su roccia
Interesse: panoramico, geomorfologico
Difficoltà: superiore al livello impegnativo, è opportuna la guida per chi non è preparato
Dislivello: 140 metri alla Bocchetta Mala – 200 metri al rifugio Elisa
Tempo impiegato: ore 3,00 / 3,30
Itinerario:
Dal rifugio Rosalba si sale sino al Colle Rosalba, si scende sino al bivio, a destra il sentiero della direttissima, a sinistra con il segnavia n. 10 il Colle Garibaldi, in direzione della Piramide Casati. Al Colle Garibaldi, si piega a sinistra, nell' impluvio della Val Scarettone, si supera un canalino con l'aiuto di funi metalliche fisse, il sentiero passa su piccole cenge particolarmente esposte, si raggiunge un canalone e una paretina attrezzata, si scende, si sale tra sfasciumi e gradinate sino al Colle Valsecchi, si segue il segnale della freccia n. 11 in campo rosso, si procede lungo la cresta piegando a sinistra e utilizzando una serie di catene fisse per attraversare una serie di canalini, cenge e paretine esposte; si continua sul sentiero divenuto più facile ed in leggera discesa fino al fondo di un valloncello, si risale con ripidi zig-zag tra sassi e paretine, si seguono le frecce e i segnavia, si raggiunge la cresta, si sale a sinistra dove un supporto in ferro aiuta a superare un passaggio, si scende sino a raggiungere il fondo in quota della Val Scarettone, si attraversa il ripido ghiaione, il sentiero risale ripido a zig-zag, in primavera si ammirano ciuffi di primula glaucesces, al termine si superano roccette, canalini e paretine attrezzate con funi metalliche e si sbuca nella Bocchetta del Giardino. Si ammira uno splendido panorama: sotto la Conca di Campione, a sinistra, la Grigna Settentrionale e la bastionata dello Scudo Tremare, davanti le cime delle Alpi Retiche e il Monte Legnone, a destra, la vetta della Grigna Meridionale con il bivacco Ferrario. Nel mese di giugno, a conferma del nome Bocchetta del Giardino, fioriscono primule e ciuffi di anemoni. Si segue l'indicazione della freccia n. 7 in campo rosso, si scende verso il fondo del gerone, si prosegue a mezza costa sotto il fianco dello Zucco di Campione sino a raggiungere la bocchetta Val Mala, si scende sulla cresta Federazione, si ignora il sentiero sulla destra e si raggiunge la Bocchetta di Campione; sopra la bocchetta si trovano le frecce segnaletiche. Si procede sul sentiero di sinistra, trascurando gli altri sentieri, si segue i segnavia gialli, si giunge a una sella poi si attraversa la testata del canalone utilizzando una catena fissa, si continua sulla cresta dello Zucco di Lareson, si scende verso la valle del Lareson, si supera la sponda del canalone dello Scudo con l'aiuto di catene fisse, si continua sul sentiero in leggera discesa sino in fondo ad un canalino, poi su una costa erbosa in forte pendenza, si prende un traverso a mezza costa, quindi verso il canale Tremare un ripido pendio gradinato in discesa, si possono ammirare rose canine e gigli martagoni Rimontata la sponda del vallone si continua in piano fra l'erba, infine il sentiero scende con rapide svolte sul canale Tremare, sino a raggiunge il rifugio Elisa.
Piani Resinelli - Bocchetta di Campione – Rifugio Elisa
Riferimenti/Segnaletica: all’Alpe Cassino freccia metallica n. 6 per Pialeral
alle case Chignoeu segnavia a bandiera in vernice rossa-bianca-gialla
dalla Cascina Vecchia alla conca di Campione segnavia n. 32 rossa-bianca-gialla,
dalla bocchetta di Campione al rifugio Elisa freccia metallica e segnavia n. 14
e palette metalliche in vernice gialla
Caratteristiche: carrozzabile asfaltata e a fondo naturale un poco sconnesso, mulattiera e sentiero
attraverso prati e boschi sino alla Cascina Vecchia a seguito sentiero in salita,
tratti attrezzati con catene, su terreno friabile
Interesse: panoramico e geomorfologico
lungo il percorso, scorci della Grigna Meridionale, della cresta Segantini,
dei torrioni Magnaghi dei Corni del Nibbio , della Grigna Settentrionale
Difficoltà: elementare - agevole – impegnativo
(dalla Bocchetta di Campione al rifugio Elisa)
Dislivello: 640 metri alla Bocchetta di Campione - 320 metri al rifugio Elisa
Tempo impiegato: ore 4,30 / 5,00
Itinerario:
Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si attraversa il parcheggio longitudinalmente, si sale la scala, si passa davanti al panificio-bar-alimentari Il Forno della Grigna, si passa la Via Galbusera che sale al rifugio Porta,si sale sino al rifugio Soldanella, dove a destra si gode di un ampio panorama di Lecco, del Lago di Garlate, del Monte Barro, dei Laghetti della Brianza, dei Corni del Nibbio, dei Piani d’Erna, del Monte Resegone e del Monte Due Mani. Inizia la carrareccia in leggera discesa sino alla fontana di San Carlo, si continua in salita, al bivio si tiene la destra s'incontra una sbarra che vieta l’accesso agli autoveicoli, si prosegue per l’Alpe Cassino, si lascia sulla destra l’azienda agricola Pian delle Fontane, si prosegue fino alle cascine Campei, si scende verso l’Alpe Muscera, si ammira a sinistra il massiccio della Grigna Settentrionale, la carrareccia lascia il posto ad una mulattiera che sale alle cascine Chignoeu, si superano sulla destra, si attraversa il prato, poi il sentiero che scende in un bosco di faggi, si raggiunge il canalone di un gerone, superatolo si continua con saliscendi in un bosco di faggi e betulle con un sottobosco di ciclamini, si tocca il fondo di un vallone e, superato un costone, si entra nell’impluvio della valle dei Gatti, si giunge al baitello del sasso dell’Acqua. Da qui si lascia alla destra l'itinerario per il Pialeral, si procede in salita prima sulla sponda sinistra del torrente, poi sulla sponda destra, si prende un breve tratto di mulattiera fino ad un bivio, si segue la freccia “Bal” e il segnavia n. 32, si ignorano tracce di altri sentieri, si risale nel bosco sulla sponda sinistra del Pioverna sino al guado ci si alza a zig-zag, si esce dal bosco e, dopo un pendio, si giunge ad un bivio. Si prende a sinistra se si vuole vedere la sorgente del Pioverna di grande interesse geomorfologico, si prende a destra per il rifugio Elisa, si superano a sinistra le stalle della Pelada, si sale nel bosco percorrendo un lungo traverso sulla destra, e si sale a zig-zag in un bosco di faggi. Si procede fra fitti cespugli di mugo, si superano gradoni di roccia, si risale un valloncello e si giunge al casolare dell'Alpe Campione, lo si aggira sulla sinistra a monte, si ignorano altre tracce di sentieri e si sale tra le numerose doline. Dopo un tratto di boccette, evitando tracce di sentieri sulla sinistra, si prosegue su un tracciato a volte nascosto da cespugli di rododendro, necessita fare attenzione ai segnali in bolli gialli; si costeggia un laghetto e si risale un'ampia sella erbosa, si oltrepassa una insellatura e si continua in piano verso uno spallone erboso. Nella giusta stagione si ammirano genziane, aconiti napelli e qualche stella alpina. Si abbandona il sentiero, che si dirige verso la bocchetta della Val Mala, si deve proseguire su tracce di sentiero in direzione di una spallone, raggiuntolo si cammina su una mezza costa, si giunge alla bocchetta di Campione dove si osserva la profonda incisione che separa i due blocchi delle Grigne di notevole interesse geomorfologico. Si scende sul versante di Mandello raggiungendo il rifugio Elisa. Nel ritorno, per accorciare il percorso, dall'Alpe Campione si scende per un ripido pendio sino alla rive di Costa e da qui alle case Chignoeu.
Piani Resinelli – Cresta Cermenati – Grigna Meridionale
Riferimenti: cartina – percorso 05
Segnaletica: frecce metalliche n. 7 in campo bleu – Grignetta – cresta Cermenati - della sezione CAI di Lecco
Caratteristiche: sentiero più noto e frequentato per raggiungere la vetta della Grigna Meridionale
Interesse: panoramico, floristico (in estate la campanula Raineri)
Difficoltà: poco impegnativo – ultima parte sulle boccette impegnativo
Dislivello: 880 metri
Tempo impiegato: ore 2,30 / 2,45
Itinerario:
Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si prende la Via Locatelli, giunti al suo termine, si prende a destra per un piccolo tratto di strada, si trova una catena, la si supera, si volta a sinistra, si sale fino ad imboccare, dopo la via Bella Vista, un sentiero a sinistra che sale su un costone erboso, si attraversa un boschetto di faggi congiungendosi con il sentiero proveniente da destra, si prosegue in piano, si piega a destra, segnaletica bolli rossi, si arriva ad un incrocio di vari sentieri, si intraprende la salita tra gli sfasciumi del canalone Caimi fino ad incontrare un altro sentiero sulla destra. Segnavia freccia n. 7 in campo bleu e l'indicazione Grignetta si inizia a percorrere il sentiero sulla destra, si ignora a sinistra direttissima per la Rosalba, si sale ripidamente a zig-zag, si aggirano due spuntoni rocciosi, si prosegue per prati, ghiaie e boccette; a un bivio le frecce indicano di procedere a sinistra, si ignora a destra il sentiero n. 3 in campo rosso per cresta Senigalia, si prosegue abbastanza ripidamente su ghiaia poi lungo la cresta Cermenati, a cavallo da destra il canalone Porta, da sinistra il canalone Caimi, si ammira il panorama della Brianza e i suoi laghetti, della Valsassina, del Resegone e di tutti i Resinelli; in primavera si ammirano anemoni e genziane. Il sentiero continua a mezza costa, si ha a destra la vista sui Torrioni Magnaghi ed il Sigaro, si sale a zig-zag, si giunge sul bordo del canalone Piccioni, spostadosi gradualmente a destra si raggiunge il fondo di un vallone, si risale fra blocchi e detriti sino ad arrivare alle roccette, si ignorano a sinistra le tracce di sentiero che vanno alla cresta Segantini, si sale raggiungendo la vetta della Grigna Meridionale o Grignetta ove sorge il bivacco Ferrario.