Passeggiate facili dai Piani Resinelli




PIANI RESINELLI-PARCO VALENTINO (ANELLO DEL BELVEDERE)-CASA MUSEO DI VILLA GEROSA

Riferimenti/Segnaletica: frecce direzionali Coltignone-Belvedere
Caratteristiche: carrareccia e mulattiera, sentiero gradinato e pendii erbosi
Interesse: magnifico panorama del bacino del lago di Lecco, dei laghetti della Brianza e della pianura verso l’aeroporto della Malpensa, dei monti Corni di Canzo e in profondità sulla destra le Alpi
Difficoltà: elementare – agevole
Dislivello: 195 metri al Coltignone
Tempo impiegato: ore 2,15 / 2,45
Itinerario: Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli (vedi immagine ripresa dalla web-cam) si percorre la via Escursionisti sino a raggiungere il grattacielo, (unica brutta immagine dei Resinelli) alle spalle un cancello aperto permette di salire una carrareccia alberata. Si svolta a destra e si sale sino alla bocchetta del Piave con panorama sulla Val Calolden, si entra nel Parco del Valentino, si continua sulla carrareccia fino ad un bivio, il cartello della Comunità Montana indica Coltignone – Museo: si prende a destra per il Museo. Il percorso, in leggera salita sino alla bella costruzione del Museo della Grigna, prosegue immerso in un bosco di faggi, sino ad una leggera salita che raggiunge il Belvedere, dove si ammirano grandiosità e varietà del bacino Lecchese. Un riposo sui gradini della piazzola, poi si prende un sentiero gradinato che costeggia la testata della Val Farina, raggiungendo una selletta in prossimità del Roccolo del Coltignone. A sinistra il sentiero scende per ricollegarsi alla carrareccia che porta all'uscita del Parco del Valentino. Alla selletta in prossimità del Roccolo del Coltignone piegando leggermente a destra e salendo si raggiunge un bivio, si prende a destra il sentiero parzialmente gradinato, si scende su una cresta sino ad una insellatura, si risale raggiungendo la vetta tondeggiante del Monte Coltignone dove si gode la vista panoramica della Valsassina, del Lario sino alla Valbrona. Tornando al bivio si prosegue diritti per la carrereccia leggermente in discesa, in un bosco di faggi, sino ad un bivio. A sinistra si scende sino a raggiungere un ampio spazio erboso, Saina di Treciura e, svoltando a sinistra, si raggiunge il Museo della Grigna. Al bivio superiore seguendo invece i cartelli indicatori - Paradiso - Cima Calolden - si prende una carrareccia in leggera salita giungendo alla vetta Paradiso o Cima Calolden dove si ammira il panorama della Grigna Meridionale. Prima di scendere si può ammirare un impressionante ambiente apocalittico di numerosi tronchi scheletriti dai fulmini. Si scende per prati, ricchi di una varietà di fiori alpini, sino ad incontrare la carrareccia che porta all’uscita del Parco del Valentino.

Visita la pagina della CASA MUSEO.



Piani Resinelli – Forcellino – Piani Resinelli (variante Belvedere – vedere parte del percorso 01)
Riferimenti/Segnaletica: segnavia n. 52 – Forcellino
Caratteristiche: mulattiera, sentiero erboso
Interesse: magnifico panorama su parte del bacino del lago di Lecco, dei monti Corni di Canzo, la Valbrona e in profondità le Alpi
Difficoltà: elementare – agevole Dislivello: 35 metri al Forcellino
Tempo impiegato: ore 1,00 / 1,15
Itinerario: Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si percorre la Via Escursionisti sino a raggiungere il grattacielo, (unica brutta immagine dei Resinelli) si prosegue poi sino a scendere qualche decina di metri lungo la via per i Campelli dove s'incontra sulla sinistra una carrareccia sbarrata, segnavia n. 52-53. Superata la barriera si lascia sulla sinistra la Cascina di Prà Pessina, la carrareccia prosegue in piano e a mezza costa dentro un bosco di faggi e, dopo una breve salita, si raggiunge un bivio. A sinistra si sale per un ripido sentiero iniziando la variante che porta al Belvedere (vedere cartina – percorso 03). A destra si entra in un sentiero erboso, s’incontrano delle radure, si prosegue sino ad un bivio dove, a sinistra si scende per la Val Verde e il San Martino con segnavia n. 52-53, e a destra si prosegue per il Forcellino, sempre su un sentiero erboso, sino ad incontrare nell’ultimo tratto dei gradini di massi rocciosi. Il Forcellino è situato su uno slargo roccioso dove si osserva il panorama del Lario e della Valbrona.



Piani Resinelli - Lemaggio - Campelli - Piani Resinelli
Riferimenti/Segnaletica: frecce direzionali - Ai Frassini - Lemaggio – Campelli
Caratteristiche: carrozzabile asfaltata sino alla Via Ai Frassini, di seguito la carrozzabile a fondo naturale è parzialmente sconnessa, si completa con una carrareccia e poi una mulattiera nei boschi
Interesse: panoramico e floristico panoramico sulla Grigna Meridionale, la cresta Segantini, sul lago di Lecco i monti dei Corni di Canzo e la Valbrona in estate numerose varietà di fiori, purtroppo ormai rari i gigli rossi e i martagoni (rispettateli)
Difficoltà: elementare
Dislivello: 325 metri dai Resinelli alla chiesetta di Santa Maria poi viceversa
Tempo impiegato: ore 3,15 / 4,00
Itinerario: Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si prende la Via Carlanta; il primo tratto della carrozzabile è a doppio senso di marcia, sulla destra s’incontra l’albergo-ristorante La Baita, si giunge poi alla fonte della Carlanta, si continua lungo la carrozzabile via del Ram, passando fra pascoli, con i torrioni della Cresta Segantini sulla destra e sulla sinistra i Corni di Canzo. Si giunge dove a destra si ha via delle Foppe, e diritto via 'Lemaggio ed il cartello segnaletico “Bed & Breakfast Ai Frassini”; la strada scende poi tra noccioli e frassini, si passa la Via Prà Mulin e poi la Via dei Frassini, proseguendo sulla strada non più asfaltata. Sulla carrareccia, dopo radure alternate a tratti di bosco, si giunge in località ‘Lemaggio, si scende alle case di Mars, si prende una carrareccia a sinistra (strada privata), si prosegue su una mulattiera, si piega a sinistra, al bivio si prende il tracciato di sinistra, si raggiunge il canale dell’acquedotto, lo si segue (prudenza non salire sulle coperture) sino che lo stesso si immette in un canale. Si scende poi per alcuni gradini e un sentierino fino al fondo valle, si guada un torrente e si sale l’opposta ripida sponda, si riprende il tracciato a fianco dell’acquedotto, si prosegue in un bosco sino al bacino Guzzi, si fiancheggia la recinzione, salendo un poco si raggiunge un spazio erboso e le case dei Campelli, un po’ sopra la Chiesetta di Santa Maria. La bella posizione permette di ammirare un’ampia vista del Lario e sulla destra la Grigna Meridionale. Ripresa la mulattiera si sale sino a un piccolo parcheggio dove inizia la carrozzabile, dopo poco la strada diviene asfaltata, nel salire permette ampie vedute sul Lario, ignorando le deviazioni,si raggiunge un bivio. Prendendo la carreggiabile sulla sinistra si arriva ai Piani Resinelli in prossimità del campeggio La Meridiana, proseguendo per Via Escursionisti, sino a raggiungere la Chiesetta dei Piani Resinelli.



Piani Resinelli - Pialeral - Piani Resinelli
Riferimenti/Segnaletica: all’Alpe Cassino freccia metallica n. 6 Pialeral alle case Chignoeu segnavia a bandiera in vernice rossa-bianca-gialla
Caratteristiche: carrozzabile asfaltata e a fondo naturale un poco sconnesso, mulattiera e sentiero attraverso prati e boschi
Interesse: panoramico e geomorfologico lungo il percorso scorci della Grigna meridionale, della cresta Segantini, dei torrioni Magnaghi dei Corni del Nibbio, della Grigna Settentrionale e progressivamente il fondo valle della verde Valsassina
Difficoltà: elementare
Dislivello:+70 alla selletta di Cassino

-160 metri al torrente Pioverna +150metri al rifugio Tedeschi
Tempo impiegato: ore 5,00 / 6,00
Itinerario: Dalla Chiesetta dei Piani Resinelli si attraversa il parcheggio longitudinalmente, si sale la scala, si passa davanti al panificio-bar-alimentari Il Forno della Grigna, si passa la via Galbusera che sale al rifugio Porta, si sale sino al rifugio Saldonella dove a destra si gode di un ampio panorama di Lecco, del Lago di Garlate, del Monte Barro, dei Laghetti della Brianza, dei Corni del Nibbio, dei Piani d’Erna, del Monte Resegone e del Monte Due Mani. Inizia la carrereccia in leggera discesa sino alla fontana di San Carlo, si continua in salita, al bivio si tiene la destra, s'incontra una sbarra che vieta l’accesso agli autoveicoli, si prosegue per l’Alpe Cassino, si lascia sulla destra l’azienda agricola Pian delle Fontane, si prosegue fino alle cascine Campei, si scende verso l’Alpe Muscera, ammirando a sinistra il massiccio della Grigna Settentrionale. La carrareccia lascia ora il posto ad una mulattiera che sale alle cascine Chignoeu che si superano sulla destra, si attraversa il prato, poi il sentiero che scende in un bosco di faggi, si raggiunge il canalone di un gerone, superatolo si continua con saliscendi in un bosco di faggi e betulle con un sottobosco di ciclamini, si tocca il fondo di un vallone e superato un costone, si entra nell’impluvio della valle dei Gatti, si giunge al baitello del sasso dell’Acqua; il sentiero scende nel bosco sino a giungere al torrente Pioverna, si guada il torrente, si sale a sinistra per un ripido sentiero, si tiene a destra e si esce dal bosco continuando su un costone erboso del canale Parolo, si giunge poi all’Alpe Cova dove, proseguendo diritto, si prende la mulattiera e si sale rasentando le case di Costa e raggiungendo il Pialeral, dove sorgeva il rifugio Tedeschi, distrutto da una valanga nel 1986. Il nuovo rifugio ha preso il nome di Pialeral e si trova leggermente in basso, sopra le case di Costa.


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